Una redazione in cerca d’autore: Horst P. Horst

Horst P. Horst

Horst P. Horst, al secolo Horst Paul Albert Bohrmann, nasce il 14 agosto 1906 a Weiβenfels-an-der-Saale, in Germania.

Nella storia della fotografia di moda del ‘900, Horst è senza dubbio uno dei fotografi che più ha lasciato artisticamente un segno duraturo e significativo.

Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera, Horst è diventato un fotografo leggendario e le sue fotografie sono universalmente riconosciute come sinonimo di eleganza, stile e glamour.

Dopo aver studiato architettura ad Amburgo, si trasferisce a Parigi, dove fa l’assistente a Le Corbusier. Durante questo periodo parigino, conobbe il fotografo di Vogue George Hoyningen-Huene, di cui divenne assistente ed amante. Da quel momento abbandonò l’interesse per l’architettura e si dedicò alla fotografia.

Hoyningen gli insegnò la tecnica fotografica e la disposizione delle luci, inoltre gli aprì le porte del “bel mondo”, fatto di ambienti lussuosi, eleganti e sofisticati, dai quali rimase molto influenzato.

In quel periodo, a Parigi imperversavano le avanguardie artistiche e Horst, anche grazie all’amica Janet Flanner, corrispondente del New Yorker, riuscì a conoscere, tra gli altri, Picasso e Dalì, massimo esponente del movimento surrealista, il quale organizzava eccentrici e festosi incontri, che furono documentati con successo da Horst e da Vogue.

Nel 1937 Horst affittò un appartamento a New York e durante quel periodo incontrò la stilista di moda Coco Chanel, con la quale strinse un’incredibile rapporto di amicizia che diede vita ad un sodalizio artistico durato per più di trent’anni.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale chiese la cittadinanza americana, che gli venne concessa. Arruolatosi nell’esercito, prestò servizio come fotografo militare. Fra gli altri incarichi che svolse, ci fu anche quello di fotografare il presidente americano Harry Truman.

Horst è stato uno dei più celebrati fotografi di glamour, un genio insuperato per l’uso delle luci e la sapienza delle sue coreografie studiate nei minimi dettagli. La posizione del corpo ed in particolar modo delle mani, ricostruiscono pose classiche ed evocative. Il risultato sono soggetti eterei, di una bellezza senza tempo.

Nella sua opera si possono notare l’influenza del surrealismo, del Bauhaus, del classicismo greco e con ideali di bellezza affini al pensiero del movimento tedesco conosciuto come Cultura Narc, che esaltava la bellezza e l’adorazione del corpo. I soggetti, nelle sue immagini, sono sempre distaccati, non interagiscono con il fotografo, che sembra osservarli da un’altra stanza. 

Dopo lo scatto, Horst lasciava che altre persone si interessassero dello sviluppo, della stampa e della pubblicazione. Il risultato finale sono delle immagini che non ritraggono solamente i vestiti e le modelle, ma raccontano, soprattutto, il sogno della bellezza.

Nel 1990 anche la cantante pop Madonna rese omaggio ad un fotografo entrato definitivamente nella storia. Infatti, nel video “Vogue”, girato dal regista David Fincher, riproduce una delle sue immagine più iconiche indossando un corsetto sulla cui ispirazione non ci sono dubbi.

Horst morì nel 1999 a casa sua a Palm Beach, in Florida, all’età di 93 anni.

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