“Hopperiana. Social distancing before Covid-19”

Fino al 28 febbraio 2021, la mostra virtuale su Photology Online Gallery. L’esposizione intende narrare la malinconia e la solitudine di un’intera civiltà costretta dagli eventi a porre un freno al suo inarrestabile avanzamento e a fermarsi per una riflessione introspettiva.

Sono 4 i fotografi protagonisti della mostra “Hopperiana Social distancing before Covid-19”: Luca Campigotto, Gregory Crewdson, Franco Fontana e Richard Tuschman. La mostra è disponibile online sul sito Photology Online Gallery, fino al 28 febbraio 2021. 

Il progetto dei quatto fotografi prende spunto dalle opere pittoriche di Edward Hopper, esponente del realismo americano famoso per le sue atmosferiche struggenti e poetiche e per i suoi ritratti della solitudine nell’American Way. I fotografi hanno voluto ricreare quelle stesse atmosfere adattandole a questo periodo storico. “Hopperiana” vuole infatti narrare la malinconia e la solitudine di un’intera civiltà che, giunta al massimo del suo sviluppo tecnologico ed economico, è stata costretta dagli eventi a porre un freno al suo inarrestabile avanzamento e a fermarsi per una riflessione introspettiva:  un racconto visivo della contemporaneità, con i suoi non-luoghi abitati da figure a metà tra l’uomo e il manichino e le sue atmosfere solitarie e pacate.

Ognuno degli autori in mostra adotta il filtro visivo del pittore e lo rielabora in maniera personale, trasformandolo in opere fotografiche fortemente destabilizzanti.

Come nei dipinti hopperiani, nei lavori dei quattro autori regna il silenzio: la scena è spesso deserta, di rado è presente più di una figura umana, e quando ciò accade tra i soggetti sembra emergere una drammatica estraneità e incomunicabilità.

I fotografi costruiscono i propri “set” ricreando lo stesso pathos che è pregnante nei lavori di Hopper. 

Oggi il distanziamento sociale non è più una scelta ma un’imposizione, come se la coltre di surrealtà presente nelle opere di Hopper, Campigotto, Crewdson, Fontana, Tuschman si fosse posata sul presente di ognuno di noi.

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