
A cosa giochiamo?
A cosa giochiamo?
Più che un progetto fotografico fine a se stesso il mio è uno stato d’animo, la nostalgia e la ricerca dell’equilibrio tra la serietà degli adulti e la leggerezza dell’essere fanciulli.
Da piccoli non ci sfiora minimamente il pensiero che il gioco possa un giorno smettere di essere il protagonista delle nostre giornate, viviamo ovviamente il momento.
Quel momento poi passa in un lampo, sfugge e per quanto caratterialmente si possa essere giocosi, allegri e divertenti, il tutto non ha certo lo stesso sapore, perdiamo volti, cambiano i luoghi e le risate sono diverse.
Spesso diciamo “quando ero giovane”, come se tutto fosse lontano mille anni ma dentro noi ci sentiamo esattamente come allora anche se i documenti e lo specchio ci raccontano un’altra verità .
E così si sentono le mie amiche che si sono prestate per realizzare questo progetto, si sono impegnate e l’hanno fatto come vere professioniste, compagne di giochi insostituibili, quelle alle quale è sempre bello chiedere “allora a cosa giochiamo?”
 Rita, Rossana, Laura, Maria Rosa, Giovanna, Antonia, Marzia, Matilde, Rosalba, Martina e altre ancora.
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